A chi non piacciono queste piantine da stagione fredda? Ecco alcuni “trucchi” per prolungarne la fioritura e vederle rifiorire per molti anni.
Il ciclamino (Cyclamen), con le sue delicate foglie a cuore e la generosa fioritura, è una delle piante da esterno (in posizione ombrosa) più amate del periodo. Purtroppo spesso è coltivata come pianta “usa e getta”, scartata dopo la prima fioritura; mentre si tratta, in realtà, di una tuberosa perenne che con la giusta cura può tornare a fiorire anno dopo anno. Quando si acquistano i ciclamini è bene farlo in un garden che li tenga in esterno e all’ombra. Bisogna osservarne il tubero, che è la riserva energetica della pianta: deve essere ben sodo, se rugoso o molle rivelerebbe marciume o disidratazione; inoltre, dovrebbe sporgere leggermente dal terreno. La pianta deve avere abbondanti boccioli in formazione, nascosti sotto le foglie, indice di molta energia da spendere; le foglie devono essere di un verde intenso e turgide, senza macchie gialle o brune.
In casa
Per quanto riguarda l’esposizione, tenete presente che il ciclamino ama il fresco, perciò è importante replicare le condizioni del suo habitat naturale (il sottobosco mediterraneo). Per prolungarne la fioritura, garantitegli una temperatura tra i 10 e i 18°C; oltre si rovinerebbero velocemente i fiori (non metteteli nei pressi di termosifoni o stufe). Un errore comune è quello dell’esposizione al sole: il ciclamino odia il sole cocente, specie quello di mezzogiorno, e per questo va posizionato dove riceva luce brillante e indiretta per la maggior parte del tempo, come un davanzale esposto a nord, a est o a ovest. La causa principale dell’insuccesso con i ciclamini è l’eccesso di annaffiature. Come fare? Innanzitutto non si deve mai bagnare direttamente il tubero o la corona della pianta: il metodo più semplice è quello dell’immersione del vaso. Basta riempire una ciotola o un sottovaso con 2-3 centimetri di acqua a temperatura ambiente e immergervi il vaso per 20-30 minuti, così che l’acqua si assorba per capillarità. Una volta tolto il vaso, lasciate scolare l’eccesso prima di rimetterlo a posto. Prima dell’annaffiatura successiva lo strato superiore del terriccio deve essersi asciugato leggermente. La concimazione è utile per prolungare la bellezza dei ciclamini. Usate un fertilizzante liquido per piante fiorite con alto contenuto di potassio; somministratelo nell’acqua delle annaffiature, molto diluito (metà della dose consigliata), ogni due o tre settimane solo durante il periodo di fioritura (ottobre-marzo). Per stimolare ulteriormente la nascita di nuovi boccioli rimuovete i fiori e le foglie appassite, ma senza tagliarli con le forbici, poiché il taglio lasciato potrebbe marcire. È sufficiente afferrare lo stelo floreale o la foglia alla base, vicino al tubero, e con un colpo deciso e netto, ruotando delicatamente, lo stelo si staccherà pulito dal tubero.
La pianta si rinnova
Verso aprile-maggio, quando le temperature si alzano e la fioritura rallenta, le foglie inizieranno a ingiallire e seccare: questo è il segnale che la pianta si sta preparando al riposo e che bisogna ridurre drasticamente l’acqua e sospendere l’irrigazione dopo la rimozione delle foglie. Per il periodo di riposo del tubero si possono spostare i vasi in un luogo fresco, asciutto e ombreggiato (ad esempio un angolo fresco del garage, sotto una panca su un balcone a nord o in cantina). Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre nasceranno piccoli germogli rosa o verdi che vedrete spuntare dal tubero. La pianta si sta risvegliando e noi dovremo riposizionarla in terrazza e riprendere ad annaffiare, eventualmente con rinvaso.