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Girardinaggio.dic2025

Lunga vita
ai ciclamini

Dicembre 2025
Tempo di lettura: 3 minuti

A chi non piacciono queste piantine da stagione fredda? Ecco alcuni “trucchi” per prolungarne la fioritura e vederle rifiorire per molti anni.

Il ciclamino (Cyclamen), con le sue delicate foglie a cuore e la generosa fioritura, è una delle piante da esterno (in posizione ombrosa) più amate del periodo. Purtroppo spesso è coltivata come pianta “usa e getta”, scartata dopo la prima fioritura; mentre si tratta, in realtà, di una tuberosa perenne che con la giusta cura può tornare a fiorire anno dopo anno. Quando si acquistano i ciclamini è bene farlo in un garden che li tenga in esterno e all’ombra. Bisogna osservarne il tubero, che è la riserva energetica 
della pianta: deve essere ben sodo, se rugoso 
o molle rivelerebbe marciume o disidratazione; 
inoltre, dovrebbe sporgere leggermente dal terreno. 
La pianta deve avere abbondanti boccioli in formazione, nascosti sotto le foglie, indice di molta energia da spendere; le foglie devono essere di un verde intenso e turgide, senza macchie gialle o brune.

In casa


Per quanto riguarda l’esposizione, tenete presente che il ciclamino ama il fresco, perciò è importante replicare le condizioni del suo habitat naturale 
(il sottobosco mediterraneo). Per prolungarne 
la fioritura, garantitegli una temperatura tra i 10 
e i 18°C; oltre si rovinerebbero velocemente i fiori (non metteteli nei pressi di termosifoni o stufe). Un errore comune è quello dell’esposizione al sole: il ciclamino odia il sole cocente, specie quello di mezzogiorno, 
e per questo va posizionato dove riceva luce brillante 
e indiretta per la maggior parte del tempo, come 
un davanzale esposto a nord, a est o a ovest.
La causa principale dell’insuccesso con i ciclamini 
è l’eccesso di annaffiature. Come fare? Innanzitutto non si deve mai bagnare direttamente il tubero 
o la corona della pianta: il metodo più semplice 
è quello dell’immersione del vaso. Basta riempire 
una ciotola o un sottovaso con 2-3 centimetri 
di acqua a temperatura ambiente e immergervi il vaso per 20-30 minuti, così che l’acqua si assorba per capillarità. Una volta tolto il vaso, lasciate scolare l’eccesso prima di rimetterlo a posto. Prima dell’annaffiatura successiva lo strato superiore del terriccio deve essersi asciugato leggermente.
La concimazione è utile per prolungare la bellezza dei ciclamini. Usate un fertilizzante liquido per piante fiorite con alto contenuto di potassio; somministratelo nell’acqua delle annaffiature, molto diluito (metà della dose consigliata), ogni due o tre settimane solo durante il periodo di fioritura (ottobre-marzo).
Per stimolare ulteriormente la nascita di nuovi boccioli rimuovete i fiori e le foglie appassite, ma senza tagliarli con le forbici, poiché il taglio lasciato potrebbe marcire. È sufficiente afferrare lo stelo floreale o la foglia alla base, vicino al tubero, e con 
un colpo deciso e netto, ruotando delicatamente, 
lo stelo si staccherà pulito dal tubero.

La pianta si rinnova


Verso aprile-maggio, quando le temperature 
si alzano e la fioritura rallenta, le foglie inizieranno 
a ingiallire e seccare: questo è il segnale che la pianta si sta preparando al riposo e che bisogna ridurre drasticamente l’acqua e sospendere l’irrigazione dopo la rimozione delle foglie. 
Per il periodo di riposo del tubero si possono spostare i vasi in un luogo fresco, asciutto 
e ombreggiato (ad esempio un angolo fresco del garage, sotto una panca su un balcone a nord o in cantina). Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre nasceranno piccoli germogli rosa o verdi che vedrete spuntare dal tubero. La pianta si sta risvegliando 
e noi dovremo riposizionarla in terrazza e riprendere 
ad annaffiare, eventualmente con rinvaso.

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